Tursi, Santa Maria d’Anglona e Metaponto con pranzo in trattoria tipica
Incontro con la nostra Guida e partenza per il piccolo paese di Tursi.
Sembra che il nome Tursi derivi da Turcico (forse il suo fondatore, o forse un uomo d’armi, antico proprietario della zona); in epoca bizantina divenne Tursikon, poi Torre di Tursico, e infine Tursi. Dalla Rabatana, che è la parte alta del paese , si gode una visione di incomparabile bellezza. Il suo centro storico con viuzze tutte in salita, appare come un anfiteatro che reca in alto i migliori edifici. Le sue case sono costruite una sull’altra, intorno ad una enorme roccia tufacea denominata “timpa”. Tursi ebbe origine dagli esuli della città di Anglona. Questo primo nucleo abitativo, sorto attorno al castello nell’anno 850, prese il nome di Rabatana (letteralmente “tana degli arabi”) qui gli Arabi fecero una propria roccaforte per il controllo della costa jonica.
Dopo una splendida passeggiata si prosegue per il Santuario di Santa Maria d’Anglona. Questa Chiesa-Cattedrale sicuramente esisteva nel 1092, visto che in quell’anno vi fece visita Urbano II. Favorita dai Sovrani Svevi e Angioini con generose elargizioni, come testimonia la donazione in suo favore da parte di Federico II nel 1221. Nel 1931 questo edificio religioso lucano fu dichiarato Monumento Nazionale e negli anni ‘60 iniziarono i primi restauri, che hanno condotto al ritrovamento di cospicue tracce del primitivo impianto dell’edificio. Il complesso pittorico di Santa Maria d’Anglona costituisce una testimonianza di rilevante interesse per la storia dell’arte medievale della regione, per l’ampiezza monumentale e per l’eccezionale unitarietà del suo sviluppo figurale.
Pausa pranzo presso una tipica e rinomata trattoria collocata nel Centro Storico della piccola città di Bernalda:
Nel pomeriggio si prosegue con la visita alle splendide Tavole Palatine esempio della Magna Grecia:
Le Tavole Palatine sono i resti di un tempio dorico del VI secolo a.C. dedicato alla divinità mitologica Hera. I resti del monumento sono situati nell’area archeologica di Metaponto. Il tempio era anche chiamato “Scuola di Pitagora”, in memoria del grande filosofo Pitagora. Nel medioevo era ancora chiamato “Mensae Imperatoris”, probabilmente a ricordo dell’imperatore Ottone II che, nella spedizione contro i Saraceni del 982, si accampò a Metaponto. I resti del tempio sono composti da 15 colonne con 20 scanalature e capitelli di ordine dorico.
Bruna Nicoletti
Responsabile Ufficio Escursioni
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